Classe operaia va in paradiso (La) -
Regia: | Elio Petri |
Vietato: | 14 |
Video: | Domovideo, De Agostini |
DVD: | |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | Conflitti sociali, Il lavoro |
Eta' consigliata: | Scuole medie inferiori; Scuole medie superiori |
Soggetto: | Elio Petri, Ugo Pirro |
Sceneggiatura: | Elio Petri, Ugo Pirro |
Fotografia: | Luigi Kuveiller |
Musiche: | Ennio Morriconi |
Montaggio: | Ruggero Mastroianni |
Scenografia: | |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Gian Maria Volonté, Flavio Bucci, Carla Mancini, Mariangela Melato, Antonio Mangano, Salvo Randone, Corrado Solari |
Produzione: | Ugo Tucci per la Euro International Film |
Distribuzione: | Cineteca Nazionale |
Origine: | Italia |
Anno: | 1971 |
Durata:
| 125'
|
Trama:
| Ludovico Massa, detto Lulù, operaio in una fabbrica metalmeccanica, è una sorta di campione del cottimo: nessuno dei compagni riesce a eguagliare il suo ritmo produttivo. Benvoluto dal padrone, che adegua al suo rendimento quello degli altri operai, non è da essi troppo ben visto. D'altra parte, nemmeno Lulù è contento di se stesso: produce, consuma (ha la macchina, il televisore, la casa piena di oggetti inutili) ma s'ammazza, anche, di fatica, tanto da non aver più nemmeno la forza di avere rapporti fisici con la donna con cui vive. Tuttavia, malgrado tutto - anche le visite che lo riempiono di sconforto, a un suo ex compagno, finito dalla fabbrica in manicomio - Lulù continua a tenere i suoi massacranti tempi di lavoro, finché un giorno ci rimette un dito. Completamente mutato, si schiera contro il meccanismo del cottimo, sostenendo - d'accordo con un gruppo di estremisti extraparlamentari e avverso ai sindacati - la necessità di uno sciopero a oltranza. Scoppiano tafferugli con la polizia e Lulù viene licenziato in tronco. Abbandonato dalla donna, cui premeva soltanto avere una pelliccia, e dagli stessi estremisti, che giudicano il suo come un caso personale e perciò loro estraneo, Lulù, grazie all'intervento dei sindacati, viene riassunto. Ma ormai è anch'egli alle soglie della pazzia, e ai compagni, impegnati come sempre in una frenetica lotta coi tempi di lavorazione, favoleggia di un muro da abbattere, oltre il quale c'è il paradiso della classe operaia.
|
Critica 1: | Lulù Massa, operaio milanese con l'ulcera, è un campione del cottimo con cui mantiene due famiglie, odiato dai compagni e amato dal padrone, finché un incidente gli fa perdere un dito. Da ultracottimista passa a ultracontestatore, perde il posto e l'amante, si ritrova solo. Grazie a una vittoria del sindacato, è riassunto e torna alla catena di montaggio. Con qualche cedimento di gusto, più di una forzatura e rischiose impennate nel cielo dell'allegoria, è un aguzzo e satirico ritratto della condizione operaia e della sua alienazione. Scritto da Petri (1929-82) con Ugo Pirro, è dopo il discutibile Omicron (1963) il primo film italiano che entra in fabbrica, analizzandone il sistema e mettendone a fuoco con smania furibonda i vari aspetti, compresi i rapporti tra uomo e macchina, tra sindacato e nuova sinistra, tra contestazione studentesca e lotte operaie, repressione padronale e progresso tecnologico. (...) |
Autore critica: | |
Fonte critica | Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
|
|
Critica 2: | |
Autore critica: | |
Fonte critica: | |
Data critica:
|
|
Critica 3: | |
Autore critica: | |
Fonte critica: | |
Data critica:
|
|
Libro da cui e' stato tratto il film |
Titolo libro: | |
Autore libro: | |
|