Vanya sulla 42ma strada - Vanya on 42nd Street
Regia: | Louis Malle |
Vietato: | No |
Video: | 20th Century Fox Home Entertainment, Deltavideo, Bmg Video |
DVD: | |
Genere: | Commedia |
Tipologia: | Letterature altre - 800 |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | André Gregory, David Mamet; ispirato a "Lo zio Vanya" di Anton Cechov |
Sceneggiatura: | André Gregory, David Mamet |
Fotografia: | Declan Quinn |
Musiche: | Joshua Redman |
Montaggio: | Nancy Baker |
Scenografia: | Eugene Lee |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Phoebe Brand, Lynn Cohen, Eorge Gaynes, André Gregory, Madhur Jaffrey, Jerry Mayer, Julianne Moore, Larry Pine, Wallace Shawn, Brooke Smith |
Produzione: | Fred Berner |
Distribuzione: | Lucky Red |
Origine: | Usa |
Anno: | 1994 |
Durata:
| 120'
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Trama:
| Il professor Sieriebryakov, un mediocre accademico, è ospite nella sua casa di campagna, un tempo proprietà della sua prima moglie, per scrivere, senza disturbo, un suo saggio sulla cultura russa. Sono ospiti con lui (serviti dalla vecchia e saggia Tata e dal famiglio Waffles) la sua seconda moglie Elena e il dottor Astrov, medico di casa, incaricato dagli attuali proprietari della tenuta (Vanya, il fratello della defunta, e Sonya, figlia di costei) di attendere alla salute dell'illustre professore, il quale si rivela inconcludente e lagnoso, mettendo a dura prova la pazienza della consorte, ancora giovane e avvenente, ma coccolato dall'ex suocera, Maman, che ancora stravede per lui. Intorno a Sieriebryakov s'intrecciano segrete passioni e si consumano drammi nascosti, che neppure sfiorano la sua presuntuosa sufficienza.
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Critica 1: | Tradotto in inglese da David Mamet, con piccoli colpi di lima e minimi cambiamenti, fu messo in scena da André Gregory nel 1992 al Victory Theatre di New York. Amico di Gregory e di Shawn con cui aveva fatto La mia cena con André (1981), L. Malle filma lo spettacolo, ambientandolo nel New Amsterdam, vecchio teatro fatiscente sulla 42' Strada, destinato alla demolizione. Sottolinea la dimensione teatrale della messinscena, ma come fa alla fine della sequenza di apertura e nei due intervalli scivola con soave discrezione dalla realtà alla finzione, dal fuori scena alla scena. Sta vicino ai personaggi, spesso in posizione laterale, al loro fianco, con minimi e funzionali movimenti della cinepresa di cui tende a cancellare la presenza. Teatro in scatola? Ma che classe, che leggerezza, che grazia. In Italia circola sia in edizione doppiata (dal Gruppo Brenta, ottimo) sia con i sottotitoli nella limpida traduzione di Guido Fink. |
Autore critica: | |
Fonte critica | Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
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Critica 2: | |
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Fonte critica: | |
Data critica:
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Critica 3: | |
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Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
Titolo libro: | Zio Vanya (Lo) |
Autore libro: | Cechov Anton |
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