Oliver! - Oliver!
Regia: | Carol Reed |
Vietato: | No |
Video: | Biblioteca Rosta nuova, visionabile solo in sede – Columbia Tristar Home Video |
DVD: | Columbia Tristar Home Video |
Genere: | Commedia |
Tipologia: | Letteratura inglese - 800 |
Eta' consigliata: | Scuole elementari; Scuole medie inferiori; Scuole medie superiori |
Soggetto: | Tratto dal romanzo "Oliver Twist" di Charles Dickens |
Sceneggiatura: | Vernon Harris |
Fotografia: | Oswald Morris |
Musiche: | Lionel Bart |
Montaggio: | Ralph Kemplen |
Scenografia: | John Box |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Ron Moody (Fagin), Shani Wallis (Nancy), Oliver Reed (Bill Sikes), Harry Secombe (Signor Bumble), Mark Lester (Oliver Twist), Hylda Baker (Signora Sowerberry), Kenneth Cranham (Noah Claypole), Hugh Griffith (il Magistrato), James Hayter (Signor Jessop), Megs Jenkins (Signora Bedwin), Peggy Mount (Signora Bumble), Joseph O'Conor (Signor Brownlow), Leonard Rossiter (Signor Sowerberry), Sheila White (Bet), Jack Wild (il Dritto) |
Produzione: | Romulus |
Distribuzione: | Columbia |
Origine: | Gran Bretagna |
Anno: | 1968 |
Durata:
| 145'
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Trama:
| Oliver Twist, orfano di padre e di madre, vive miseramente in una casa di lavoro insieme ad altri ragazzi che sono nella sua stessa situazione. Cacciato per una lieve mancanza, raggiunge Londra dove fa amicizia con un giovane della sua età, chiamato "il Dritto", che lo conduce in una soffitta dove vive un gruppo di ragazzi dediti al furto. Il loro capo e maestro è il vecchio Fagin; questi, oltre che dell'opera dei suoi protetti, si serve di Sikes, un giovane violento e cattivo, che compie furti in grande stile. Un giorno, uscito con due ragazzi per imparare il mestiere, Oliver viene accusato di un furto commesso invece dai suoi compagni. Dopo essere stato assolto perché riconosciuto innocente, un signore lo prende sotto la sua protezione. Ma Sikes, per il timore che Oliver li denunci tutti, lo rapisce riportandolo nella soffitta. Pero' Nancy, la ragazza di Sikes, prende accordi con il protettore del ragazzo per riconsegnarglielo; ma il piano della ragazza non riesce: raggiunta da Sikes sul luogo dell'appuntamento Nancy viene uccisa da questi. Inseguito dalla polizia e dalla popolazione Sikes rimane ucciso a sua volta, mentre Oliver ritorna con il suo protettore, che ha riconosciuto in lui il figlio di una nipote.
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Critica 1: | Le avventure di Oliver Twist, il celebre romanzo di Dickens, in versione musicale. Disgrazie di un orfanello, nei bassifondi di Londra nell'800, che passa da un ambiente di ladri alla casa di una famiglia perbene. Da un musical (1960) di Lionel Bart, grande successo degli anni '60. Assai garbato ed elegante, purtroppo guastato dal doppiaggio italiano delle canzoni, insopportabile belato sanremese. 6 Oscar: film, regia, colonna sonora, scenografia, suono e uno speciale alle coreografie di Onna White. |
Autore critica: | |
Fonte critica | Il Morandini – Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
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Critica 2: | Non è la prima volta che le dickensiane Avventure di Oliver Twist sono portate sullo schermo: ricordiamo solo, fra le più note, la versione del 1916, con una donna nel ruolo del protagonista; quella del 1922 diretta da Frank Lloyd con Jackie Coogan; e quella del 1947 diretta da David Lean. Ma è la prima volta che il celebre romanzo trova la via del «musical».
Tutti gli argomenti, si sa, sono buoni per il « musical » moderno. Questo film comunque non si rifà direttamente al romanzo, ma ad uno spettacolo musicale rappresentato a Londra per più di due anni, firmato per il libretto, i versi e la musica da Lionel Bart, un compositore e uomo di spettacolo non conosciuto fuori della Gran Bretagna. Questo spettacolo era un «libero adattamento» del romanzo di Dickens, e non poteva essere altrimenti, visto che i bersagli umanitari dello scrittore si sono stemperati in numeri di canto e di danza. Non che manchino nello spettacolo le rappresentazioni della povertà delle classi diseredate e dello sfruttamento dei bambini, ma sono argomenti che venendo rappresentati in chiave musicale perdono la loro carica di risentimento morale per diventare appunto «spettacolo».
Su questo piano occorre dire che Oliver! è piuttosto riuscito. Curiosamente, la regia del film è stata affidata a «sir» Carol Reed, che se anche ha diretto nella sua lunga carriera alcune storie di bambini, non si era mai cimentato prima d'ora col genere musicale. Ma si sa anche che in questo genere di spettacolo i risultati vanno attribuiti ai singoli specialisti dei diversi settori loro affidati (coreografia, musica, scenografia ecc.) più che al regista inteso nel siginificato classico di «autore».
Da una parte il film ha l'impianto robustamente spettacolare di una confezione d'alto artigianato, e dall'altro la presenza di personaggi - bambini gli attribuisce una cert'aria favolistica, da libro per ragazzi, cui contribuisce la colorita e pittoresca ricostruzione della Londra vittoriana.
Degno di rilievo il fatto che, rivolgendosi «anche» ad un pubblico di minori, il film accetta sempre i numeri musicali in funzione della vicenda, rifiutando «exploits» melodici e coreografie di tipo esonerativo. Non ci sono insomma parentesi meramente decorative, di, quelle che interrompono l'azione per permettere a qualche personaggio di gorgheggiare la romanza; le parti musicali sono sviluppi di un'azione, anzi sono esse stesse azione, che caratterizzano e descrivono, sfruttando con sagacia le persone, i luoghi e gli oggetti. Tipiche a questo riguardo sono le due sequenze più felici dei film, quella del risveglio mattutino di Oliver che si affaccia alla terrazza della sua nuova casa, in cui il concertato progressivo dei venditori e della gente che popola a poco a poco la piazza raggiunge toni festevolissimi, e quella dell'arrivo di Oliver al mercato di Londra, in cui il passaggio dalla situazione «naturalistica» a quella «trasposta» in chiave musicale avviene senza che si avverta il trapasso.
Ottimo il lavoro svolto dalla coreografa Onna White, che ha sfruttato con intelligenza le musiche di Bart, piuttosto brillanti nelle parti corali e nei «numeri» grotteschi, più convenzionali in certe pagine di raccordo. Interessante la versione clownesca di Ron Moody dei personaggio di Fagin; piena di temperamento la scatenata Shani Wallis (Nancy). Più consueti gli attori bambini. |
Autore critica: | Ermanno Comuzio |
Fonte critica: | Cineforum n. 84 |
Data critica:
| 4/1969
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Critica 3: | |
Autore critica: | |
Fonte critica: | |
Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
Titolo libro: | Oliver Twist |
Autore libro: | Dickens Charles |
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