16 anni d'alcol - 16 Years of Alcohol
Regia: | Richard Jobson |
Vietato: | 14 |
Video: | |
DVD: | Medusa |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | Disagio giovanile, Diventare grandi |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Richard Jobson |
Sceneggiatura: | Richard Jobson |
Fotografia: | John Rhodes |
Musiche: | |
Montaggio: | Ioannis Chalkiadakis |
Scenografia: | |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Kevin McKidd, Laura Fraser, Susan Linch, Jim Carter, Ewen Bremmer, Stuart Sinclair Blyth, Elaine C Smith, Kate Robbins, Marcia Rose, Lisa Mary Cooper, Russell Anderson, John Cunninghman |
Produzione: | |
Distribuzione: | Medusa |
Origine: | Gran Bretagna |
Anno: | 2003 |
Durata:
| 97’
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Trama:
| Fin da bambino Frank Mac ha convissuto con l'alcolismo di suo padre. Da adulto si trova davanti ad un bivio: ripercorrere le orme del genitore o intraprendere un diverso stile di vita. La scelta non sarà facile in un continuo oscillare tra autocontrollo e imitazione paterna.
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Critica 1: | Questo film è una parabola che descrive la lotta di Frank, ragazzo reduce da un'infanzia difficile dovuta a un padre donnaiolo e poco di buono, che sceglie di abbandonare le cattive compagnie per cercare una redenzione sociale. Frank si trova stretto nel ruolo del capo di una gang che ricorda in modo esplico quella dei Drughi di Alex (Arancia meccanica) piccoli bulletti di periferia dediti a terrorizzare il vicinato. L'alcool è il motore che scatena questi ragazzi, schiacciati da una vita monotona e alla ricerca di emozioni forti. L'amore per una studentessa d'arte gli suggerisce nuovi modelli di vita, ma il suo animo violento e incontrollabile esplode imprevedibile, complicando la sua nuova vita. Se il miraggio di un cambiamento sembra vicino, la minaccia viene dal passato e proprio e suoi vecchi amici si rivelano essere i suoi più acerrimi nemici.
Jobson racconta con grande trasporto una storia semi-biografica a cui evidentemente tiene molto. Il tono tragico è sottolineato dalla voce fuori campo di Frank che narra a posteriori ogni sua riflessione e ogni suo sentimento anche se pecca nel trascurare l’emozione per ricercare uno stile registico capace di combinare l’esiguità del budget con tecniche formali innovative, come saturazioni e attenuazioni dei colori, improvvise accellerazioni o rallentamenti dello scorrimento della pellicola. Discreta prova dell’attore protagonista, Ewen Bremner, capace di una recitazione molto fisica ed energica e non troppo stereotipata ai modelli del passato (Arancia Meccanica) o del presente (Trainspotting).
16 Years of Alcohol è in realtà una tragedia dalla struttura circolare, come circolare è lo sviluppo drammatico del personaggio di Frank, capace di redimersi ma non di estirpare dalla sua vita quella dose di violenza connaturata alla sua stessa esistenza e, soprattutto, a quella di chi gli vive accanto. Frank è un animale di un branco e come tale, nel tentativo di allontanarsi, lo tradisce. La punizione per i traditori può essere una solamente. Ne nasce un ritratto desolante di una gioventù vuota che non riesce ad afferrare gli ideali che si pone. |
Autore critica: | Carlo Prevosti |
Fonte critica | cinemavvenire.it |
Data critica:
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Critica 2: | |
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Critica 3: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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