A/R andata+ritorno -
Regia: | Marco Ponti |
Vietato: | No |
Video: | |
DVD: | 01 Distribution |
Genere: | Commedia |
Tipologia: | Spazio critico |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Marco Ponti |
Sceneggiatura: | Marco Ponti |
Fotografia: | Marcello Montarsi |
Musiche: | Motel Connection |
Montaggio: | Walter fasano |
Scenografia: | Roberto De Angelis |
Costumi: | Alessandro Lai |
Effetti: | |
Interpreti: | Libero De Rienzo (Dante), Vanessa Incontrada (Nina), Kabir Bedi (Tolstoj), Remo Girone (padre di Dante), Ugo Conti (uomo in bianco), Massimo De Santis (Mohammed), Michele Di Mauro (Skorpio), Giuseppe Loconsole (Stampella), Fabio Troiano (Smeg), Gianni Carretta Pontone (taxista), Renzo Lori (portinaio), Luca Morino (Jordi), Esther Ortega (Celia), Hairi Vogel (Jean-Luc), Souad Reggadi (Nur), Maconda Dezardelle (Mugabi), Germana Pasquero (Numero Uno), Vanessa Compagnucci (Louise), Eugenio Allegri (Babbo Natale), Vito Miccolis (marito di Celia), Mandala Tayde (cameriera Bar Pinotxo), Mao Gurlino (receptionist Grand Hotel) |
Produzione: | Roberto Buttafarro per Rai Cinema, Harold & Motion, Mikado |
Distribuzione: | 01 Distribution |
Origine: | Italia |
Anno: | 2003 |
Durata:
| 96'
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Trama:
| Dante, stanco di fare il pony express in bicicletta, vuole andarsene via, lontano da tutto e da tutti. Nina è nata in Spagna e fa la hostess ma vive fra le nuvole anche quando è a terra. I due si incontrano per caso in aeroporto ma il loro incontro è problematico perchè lei è molto distratta e lui è un cialtrone che frequenta cattive compagnie.
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Critica 1: | Occhio a Marco Ponti, se già non lo tenevate d'occhio da Santa Maradona. Con il cinema ci sa fare, se fosse un pesce sarebbe la sua acqua. Impressiona, senza offesa, che il film sia fatto di niente: uno scintillante involucro che non contiene quasi nulla. Erano meglio quegli esordi italiani che avevano o sembrava avessero molte cose da dire e le dicevano male, oppure questo (e altri, da Muccino in poi) che non hanno o sembra non abbiano da dire ma lo dicono benissimo? Nessun dubbio, la seconda.
I contenuti fanno in tempo a maturare, se si sa raccontare. Del resto, per dirne uno che ha fatto scuola (pure a Ponti, che pesca senza complessi), Tarantino docet. E così l'esile incrocio di destini tra un pony express torinese (Libero De Rienzo, con Accorsi nel debutto del regista) che si è inguaiato con dei (finti) tipacci per poter partire on the road ma finisce in galera a Barcellona e viene rimpatriato, e una hostess spagnola che rimane bloccata da uno sciopero a Torino e vorrebbe ripartire ma non tanto è baciato dalla magia.
La notte d'amore tra i due è tanto assurda quanto da memorizzare tra le scene d'amore più riuscite di sempre, e Vanessa Incontrada è incantevole come Julie Christie. Anche il resto, citazione velocizzata de I soliti ignoti (si tratta di una rapina, altrettanto assurda. Il pony express si chiama Dante Cruciani come Totò), fila come olio. Complimenti, un mazzetto di dieci giovani registi così - forse ci siamo - e il cinema italiano può smetterla di piangersi addosso. |
Autore critica: | Paolo D'Agostini |
Fonte critica | La Repubblica |
Data critica:
| 2/08/2004
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Critica 2: | Andata+Ritorno ovvero A/R. Due persona strampalate, «on the road» per natura e irrequiete farebbero di tutto per non mettersi mai insieme. Eppure una sceneggiatura strutturata (ma impura: commedia più love story più film d'azione) e una città «magica» e melting pot alla fine li trasformeranno in coppia «vera e propria». Forse sedentaria. Il finale è un frullato acido, fantascienza volontaria... Lei è un'hostess spagnola (Vanessa Incontrada), di bellezza zapatera: solo nella Torino natalizia passa inosservata. Lui un Pony Express gianduiotto dotato di quel certo non so che, da «it boy» moro con le basette infinite. Dante deve fuggire per non essere assassinato (soldi da restituire a tipacci da canzone in dialetto, tipo Gipo Farassino) e Nina è bloccata sotto la Mole per uno sciopero infinito degli aereoporti e finisce a casa sua. Quell'alloggio è vuoto, ma pieno di pesci rossi a rischio, di diari segreti e charmant, di oggetti sexy e mai lavati, di amici irresistibili e «imperfetti» di Dante, uno dei quali, Sandokan-Kabir Bedi l'ha condotta proprio lì e le permette di tutto, perfino dipingergli i muri di azzurro-mare come fossimo nella Cinese di Godard. Lei, nonostante l'obbrobrio cromatico, è un tipo solitario e gentile, e si innamora di quella assenza (perché le «presenza solide» di uomini nel letto le procurano sempre strane allucinazioni...). Ma lui torna, le cose si complicano, un'amichetta catalana bionda di Nina interviene al telefono solo quando il ritmo del film si atrofizza (come un ghigno di Galliani) a dare un po' di spinta «Deportivo La Coruna». Infine, stretti in un imbuto, i due dovranno rivolgersi ai loro amici della periferia, immigrati, ladruncoli, squattrinati e perfino a un portiere ipnotizzatore da strapazzo per mimare il colpo impossibile, da I soliti ignoti con Capannelle re-interpretato da un Remo Girone in fase Steve McQueen. Solo con il general intellect, un «altro bottino» è possibile.Più dei citati amori del regista, i fratelli Coen, è Walter Fasano (montaggio skretching e frammenti musicali a raccordi strabici) a spingere per un design antagonista questa slapstick-comedy, che non dovrebbe sbagliare mai una battuta. E invece qualche buco come sbadiglio si apre (anche di logica del racconto). Nessuno è perfetto. Però la morale del film, i catalani la capiranno, è che Dante non é unicamente severo. Tornano insieme Marco Ponti e la star emergente Libero De Rienzo (che il pubblico potrà godere nella sua interpretazione più efficace, tutta «in levare», Mundo civilisado, quando finirà «il regno dei Vespa») dopo il successo di una commedia torinese da «film commission» anche quella, Santa Maradona. Qui l'ambizione e i risultati sono più alti. E gli sguardi attivati godranno di più. |
Autore critica: | Roberto Silvestri |
Fonte critica: | Il Manifesto |
Data critica:
| 09/04/2004
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Critica 3: | |
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Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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