Lamerica -
Regia: | Gianni Amelio |
Vietato: | No |
Video: | Cecchi Gori Home Video |
DVD: | Repubblica |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | Migrazioni, Il lavoro |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Gianni Amelio, Andrea Porporati, Alessandro Sermoneta |
Sceneggiatura: | Gianni Amelio, Andrea Porporati, Alessandro Sermoneta |
Fotografia: | Luca Bigazzi |
Musiche: | Franco Piersanti |
Montaggio: | Simona Paggi |
Scenografia: | Giuseppe M. Gaudino |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Enrico Lo Verso (Gino), Michele Placido (Fiore), Piro Milkani (Selimi), Carmelo Di Mazzarelli (Spiro Tozaj), Idajet Sejdia (Dr. Kruja) |
Produzione: | Cecchi Gori, Group Tiger Cinematografica, Enzo Porcelli per Alia Film |
Distribuzione: | Cecchi Gori |
Origine: | Italia |
Anno: | 1994 |
Durata:
| 135'
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Trama:
| Fiore e Gino, italici faccendieri, arrivati in Albania sul fuoristrada del secondo, vagano per i ministeri, con il supporto di corrotti funzionari locali, per mettere a punto l'ennesima truffa ai danni dei loro governi e di quello albanese, con il rilevamento e la finta ristrutturazione di una fatiscente fabbrica di scarpe. Serve anche un incapace presidente, il solito vecchio rimbecillito ma ancora in grado di firmare i documenti dopo un vagabondaggio in un ex carcere, trovano Spiro Tozaj, che non parla ed, alla prima occasione, fugge con il treno. Gino lo insegue col fuoristrada, e lo raggiunge in un ospedale dove lo hanno ricoverato dopo che dei monelli gli hanno rubato le scarpe e tentano di soffocarlo in un bunker col fuoco. A poco a poco, mentre l'agghiacciante realtà di miseria e disperazione del paese emerge in tutta la sua evidenza, Gino scopre non solo che Spiro è in realtà un ex miliziano fascista, Michele Talarico, un disertore che dopo 50 anni di galera ha perso il senno e crede di vivere nell'Italia del '48, ma anche che la gente miserabile e il povero, ignorante ma generoso vecchio, affrontano una realtà che il suo continuo quanto inutile ricorso ai soldi non può certo modificare. Dopo una lunga odissea in camion per tornare a Tirana, Gino telefona a Fiore, che si è dileguato. Poi la polizia lo arresta al rientro in albergo: il funzionario albanese è stato arrestato, e Gino potrà allontanarsi solo firmando una confessione che permetta al funzionario di polizia di incriminarlo. Successivamente Gino tenta di rientrare in Italia con una nave di profughi, e vi ritrova Spiro convinto di andare in America.
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Critica 1: | Abbandonato dal suo socio (M. Placido) con cui nell'Albania del 1991 aveva progettato una grossa speculazione, l'italiano Gino (E. Lo Verso) cerca di tornare in Italia portandosi con sé Spiro, ovvero Michele Talarico (P. Milkani), un compatriota che ha perso la memoria e crede di essere in Sicilia, pronto a emigrare verso l'America. In bilico tra epica e intimismo, realismo e metafora, è un film di viaggio a 2 strati: il primo è sugli albanesi che nel '91, usciti dagli orrori del comunismo reale e attratti dalla merda televisiva, si precipitano verso l'Italia, illusoria America del paradiso capitalista; il secondo, quello "vero", è sull'emigrazione italiana del primo dopoguerra. Di solito si raccontano storie di ieri per parlare dell'oggi. Amelio ribalta genialmente lo schema. (...) |
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Fonte critica | Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
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Critica 2: | |
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Critica 3: | |
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Libro da cui e' stato tratto il film |
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