Frida -
Regia: | Julie Taymor |
Vietato: | No |
Video: | Miramax |
DVD: | Buena Vista |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | Spazio critico |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Tratto dal libro "Frida: A Biography Of Frida Kahlo" di Hayden Herrera |
Sceneggiatura: | Diane Lake, Gregory Nava, Clancy Sigal, Anna Thomas |
Fotografia: | Rodrigo Prieto |
Musiche: | Elliot Goldenthal |
Montaggio: | Francoise Bonnot |
Scenografia: | Felipe Fernandez Del Paso |
Costumi: | Julie Weiss |
Effetti: | Amoeba Proteus, Cis Hollywood, Jeremy Dawson, Digital Firepower, Efilm, Henrik Fett, Film East Effects, Kleiser-Walczak Construction Company, Look! Effects Inc., Dan Schrecker |
Interpreti: | Salma Hayek (Frida Kahlo), Alfred Molina (Diego Rivera), Geoffrey Rush (Leon Trotsky), Ashley Judd (Tina Modotti), Edward Norton (Nelson Rockfeller), Antonio Banderas (David Siqueiros), Mia Maestro (Cristina Kahlo), Valeria Golino (Lupe Marin), Saffron Burrows (Gracie), Roger Rees (Guillermo Kahlo), Anthony Alvarez (guardia del corpo di Trotsky), Ehecatl Chavez, Rebecca De Alba, Lila Downs, Felipe Fulop (Jean Van Heijenoort), Diego Luna, Alejandro Gonzales Arias, Victor Noriega, Patricia Reyes Spindola (Matilde Kahlo), Margarita Sanz (Natalie Trotsky), Julian Sedgwick, Jorge Valdes Garcia (Dottore della Croce Rossa), Chavela Vargas (Morte) |
Produzione: | Handprint Entertainment – Miramax - Trimark Pictures - Ventanarosa Productions - Lions Gate Films Inc. |
Distribuzione: | Buena Vista International Italia |
Origine: | Canada - Usa |
Anno: | 2002 |
Durata:
| 118’
|
Trama:
| Nel settembre del 1925, la vita della giovane Frida Kahlo cambia radicalmente. Un incidente stradale segna il suo fisico, costringendola a letto per un tempo lunghissimo, durante il quale, Frida, con l’aiuto dei genitori, si dedica alla pittura. Tramite uno speciale cavalletto ed uno specchio che le permette di vedere il suo corpo martoriato Frida ritrae se stessa e il mondo da dove lo vede. Quando la pittrice si ristabilisce, incontra Diego Rivera, già famoso moralista, che apprezza i suoi quadri e s'innamora di lei. I due si sposano, nonostante lo scetticismo generale. Diego infatti è già stato sposato e non è capace di alcuna fedeltà. Eppure Frida gli starà accanto, accompagnandolo negli Stati Uniti e continuando sempre a dipingere i suoi “piccoli quadri”. I due ritorneranno poi in Messico, impegnati nelle vicende politiche e nelle difficoltà continue del loro amore.
|
Critica 1: | Snobbato dai critici e ignorato dalla giuria alla Mostra di Venezia, Frida appartiene a quel tipo di film che anziché venir promozionati dai festival ne escono danneggiati. È invece una pellicola di classe, firmata dall'imprevedibile Julie Taymor (quella del Titus post moderno con Hopkins) e interpretato da Salma Hayek, un'attrice con il fuoco dentro che d'ora in poi va tenuta d'occhio. La pittrice messicana Frida Kahlo (1907-1954) fu la compagna (sposata, separata e risposata) del grande muralista Diego Rivera (nel film il bravo Alfredo Molina) ninfa egeria del vecchio Trotzkji alla vigilia del suo assassinio e amante di maschi e femmine: ma soprattutto artista di talento, la cui esistenza fu contrassegnata da infortuni e dolori senza fine. Anche per la partecipazione di Valeria Golino, Edward Norton (Nelson Rockefeller) e Antonio Banderas (il pittore Siqueiros) il film si gode come uno spettacolo politicamente scorretto, affascinante e caratterizzato da felici sconfinamenti nel grottesco. |
Autore critica: | Tullio Kezich |
Fonte critica | Corriere della Sera |
Data critica:
| 18/1/2003
|
Critica 2: | (…) Su Frida Kahlo, straordinaria pittrice messicana, sposata per quasi tutta la vita a Diego Rivera, pittore di murales (fra i quali i capolavori che affrescano il Palacio National a Messico City), sono stati già realizzati due film, certo poco conosciuti e sicuramente di minor richiamo di questo, americano, un po’ patinato e arricchito dalla presenza di molte star internazionali. Eppure, per quanto la laccatura, tipica delle pellicole hollywoodiane, scintilli al solito a discapito della vera atmosfera messicana decadente e stropicciata, il film ha una sua espressività visionaria. Non fosse altro per le immagini che mutano da pitture a inquadrature, “citando” alcuni quadri (sebbene pochi) della pittrice. Ci sono di Frida i colori e il fascino che Salma Hayek dona a tutta la sua figura, risultando molto più bella e meno sofferente della vera. Ed è un difetto di forma che in fondo si perdona, proprio perché Frida fu sempre considerata una donna bella e perfetta, a dispetto delle sue imperfezioni causate da una sorte avversa alla quale si oppose con tenacia e carattere gioioso. C’è in questo film proprio questo carattere e tutta l’umanità di Frida, nonché l’amore ambiguo ma fortissimo tra lei e Diego Rivera. Ci si trovano inoltre i colori e i sapori del Messico, visti attraverso occhi distanti e un po’ turistici (gli unici che a qualunque occidentale sia possibile avere verso un paese che si comprende fino in fondo solo se vi si è nati), ma che rendono ragione della fascinazione unica e innegabile della cultura centroamericana sul resto del mondo. |
Autore critica: | Danila Filippine |
Fonte critica: | Tempi Moderni |
Data critica:
|
|
Critica 3: | |
Autore critica: | |
Fonte critica: | |
Data critica:
|
|
Libro da cui e' stato tratto il film |
Titolo libro: | |
Autore libro: | |
|