Once Were Warriors - Once Were Warriors
Regia: | Lee Tamahori |
Vietato: | 14 |
Video: | Panarecord, Eagle Pictures |
DVD: | |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | Disagio giovanile, Minoranze etniche |
Eta' consigliata: | Scuole medie superiori |
Soggetto: | Riwia Brown; dal romanzo "Erano guerrieri" di Alan Duff |
Sceneggiatura: | Riwia Brown |
Fotografia: | Stuart Dryburgh |
Musiche: | Murray Grindlay, Murray Mcnabb |
Montaggio: | Michael Horton |
Scenografia: | Michael Kane |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Julian Arahanga (Nig Heke), Taungaroa Emile (Boogie Heke), Mamaengaroa Kerr-Bell (Grace Heke), Temuera Morrison (Jake Heke), Rena Owen (Beth Heke) |
Produzione: | Robin Scholes |
Distribuzione: | Non reperibile in pellicola |
Origine: | Nuova Zelanda |
Anno: | 1995 |
Durata:
| 99'
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Trama:
| Nuova Zelanda. Nei sobborghi degradati di Auckland vive la famiglia di Beth, discendente da una nobile stirpe Maori. Beth si è sposata, contro la volontà dei genitori, con un discendente di schiavi, Jake Heke detto la Furia, un bruto violento ed ubriacone che la tratta come una serva e la malmena. Il figlio maggiore, Nig, è in rotta coi genitori, e cerca motivazioni aggregandosi ad una banda di teppisti di quartiere, che lo sottopongono ad un brutale rito di iniziazione. La maggiore delle figlie, Grace, che pur avendo un buon rapporto con la madre è oppressa dal padre, ha come unici confidenti il suo diario e Toot, un emarginato che vive nella carcassa di un'automobile. Il secondo figlio maschio, Booge, è in attesa di processo per vari furtarelli, e la madre non può accompagnarlo per via di un violento pestaggio da parte del marito: così viene affidato ad un riformatorio. Beth tenta di convincere il consorte a far visita a Booge e Jake affitta addirittura una vettura caricandovi la famigliola, ma durante il tragitto si ferma al bar e si ubriaca. La sera Jake, come di consueto, porta gli amici a casa ad ubriacarsi, ma Beth rifiuta di bere e di cantare come al solito. Bully, il fratello di Jake, violenta la nipote Grace, e la ragazza dopo aver confidato sul suo diario l'orrore subito, si impicca ad un albero in cortile. Dopo una violenta lite con Jake in cui Beth lo affronta sfidandolo, porta la figlia defunta nell'isola paterna per un funerale Maori. Poi leggendo il diario di Grace scopre l'infamia e torna in città dove affronta lo stupratore, che dapprima nega, spalleggiato da Jake: questi però, letta la confessione della figlia, assale il fratello massacrandolo. Mentre Beth porta via i figli presso i nonni, Jake rimane solo ad imprecare, in attesa della polizia.
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Critica 1: | Lee Tamahori ha il senso dei tempi drammatici nel dirigere film e attori. Vi unisce la sincera denuncia di un abbandono metropolitano e di un culto anacronistico della forza fisica. |
Autore critica: | Roberto Nepoti |
Fonte critica | La Repubblica |
Data critica:
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Critica 2: | Ci si emoziona, si soffre, si parteggia, si tira un mezzo sospiro di sollievo. Tamahori possiede il dono di una grande immediatezza narrativa, tiene il voltaggio della tensione fino allo spasimo. Rena Owen, con la sua faccia scolpita nel legno, offre ai movimenti della storia un personale contributo di rabbia, dedizione, espressività. |
Autore critica: | Maurizio Porro |
Fonte critica: | Il Corriere della Sera |
Data critica:
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Critica 3: | |
Autore critica: | |
Fonte critica: | |
Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
Titolo libro: | Erano guerrieri |
Autore libro: | Duff Alan |
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