Isola in via degli uccelli (L') - Island on Bird Street (The)
Regia: | Soeren Kragh Jacobsen |
Vietato: | No |
Video: | Mfd Home Video |
DVD: | |
Genere: | Drammatico |
Tipologia: | La memoria del XX secolo |
Eta' consigliata: | Scuole medie inferiori; Scuole medie superiori |
Soggetto: | Tratto dal romanzo autobiografico di Uri Orlev |
Sceneggiatura: | John Goldsmith, Tony Grisoni |
Fotografia: | Ian Wilson |
Musiche: | Zbigniew Preisner |
Montaggio: | David Martin |
Scenografia: | Alex Scherer, Norbert Scherer |
Costumi: | |
Effetti: | |
Interpreti: | Patrick Bergin (Stefan), Jordan Kiziuk (Alex), Jack Warden (Boruch), Simon Gregor (Henryk), James Bolam (Dottor Studjinsky), Sue Jones Davies (Mrs Gryn), Sian Nicola Liquorish (Stasya) |
Produzione: | Tivi Magnusson, Rudi Cohen; coproduzione Danimarca-Inghilterra-Germania |
Distribuzione: | Buena Vista |
Origine: | Gran Bretagna |
Anno: | 1997 |
Durata:
| 107'
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Trama:
| A Varsavia, durante la seconda guerra mondiale, la vita per gli abitanti del ghetto è dura e difficile. I rastrellamenti operati dai tedeschi hanno condotto alla deportazione di quasi tutti i lavoratori e delle loro famiglie. Alex, undici anni, si tiene stretto con forza al padre Stefan e al prozio Boruch, che gli sono ancora vicini. La sera, prima di dormire, Alex si dedica alla lettura dei libri d'avventura, soprattutto Robinson Crusoe. Istruito dal padre, Alex sa dove rifugiarsi quando arrivano le retate improvvise. All'ordine di evacuare completamente il ghetto, Stefan e Boruch vengono portati via, Alex corre veloce verso il suo nascondiglio. Ne esce dopo un giorno, va a casa, la trova distrutta, torna indietro, è solo e comincia una difficile ricerca di cibo e acqua. Impara a poco a poco a vivere nel ghetto ormai quasi deserto e, quando arrivano i controlli, utilizza la lezione imparata da Robinson.
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Critica 1: | Tratto da un romanzo di Uri Orlev, "film che contrappone l'amore per la cultura alla barbarie e che assegna all'utopia un ruolo fondamentale" (Fabrizio Liberti), ha molti meriti: l'interpretazione del piccolo Kiziuk; il modo con cui il regista danese si muove nel microcosmo cadente della fabbrica e dei suoi cunicoli per il quale lo scenografo Norbert Schere si è ispirato alle acqueforti delle Carceri di Piranesi; le musiche di Zbigniew Preisner, il compositore preferito di Kieslowski; l'esplicita denuncia delle connivenze tra tedeschi nazisti e cattolici polacchi. (...) |
Autore critica: | |
Fonte critica | Il Morandini - Dizionario dei film, Zanichelli |
Data critica:
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Critica 2: | Intenso, toccante, doloroso come potrebbe esserlo una versione al maschile del Diario di Anna Frank, questo L'isola in via degli uccelli è un film che stordisce e commuove. Nella storia vera di Alex, ragazzo ebreo del ghetto di Varsavia e tratta dal romanzo di Uri 0rlev, c'è tutto il dolore che arriva da una delle pagine più nere dell'umanità, quella dell'Olocausto. Poetico, ma lontano mille miglia dalla visione quasi ludica di La vita è bella, il film descrive la vita di un bimbo che dopo la deportazione di massa rimane unico sopravvissuto nel dedalo di rovine del ghetto che pare una delirante visione di Piranesi. Il topino Neve e una copia sgualcita di "Robinson Crusoe" sono i suoi fedeli compagni e come l'eroe di Defoe, Alex si deve nascondere per sottrarsi ai nazisti, i cannibali del nostro secolo, sorretto solo dall'utopica certezza di rivedere un giorno suo padre. Un film che nell'Europa sfavillante dell'Euro invita a non dimenticare che essa nasce da anni di profondo dolore e sofferenza. |
Autore critica: | Fabrizio Liberti |
Fonte critica: | Film tv |
Data critica:
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Critica 3: | |
Autore critica: | |
Fonte critica: | |
Data critica:
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Libro da cui e' stato tratto il film |
Titolo libro: | Isola in via degli uccelli (L') (Autobiografico) |
Autore libro: | Orlev Uri |
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